I documenti necessari per il conseguimento della patente sono:
Si, una volta che si è in possesso del certificato anamnestico rilasciato dal proprio medico si può procedere con la visita del medico dell’autoscuola.
Per chi è già in possesso della patente B e vuole conseguire anche la patente A dovrà sostenere solo un esame di guida e per l’iscrizione saranno necessari i documenti aggiuntivi non previsti dalla patente B.
Appena l’iscrizione è stata completata è possibile iniziare subito le lezioni.
Le lezioni per la patente B e la patente AM non sono obbligatorie, ma seguire delle lezioni con un insegnante è altamente consigliato.
A iscrizione effettuata si avranno a disposizione 6 mesi per dare l’esame di teoria e una volta superato altri 6 mesi per quello pratico.
Si tra l’esame teorico e quello pratico deve passare un mese e un giorno.
Si, per l’esame teorico è necessario portare la Carta d’identità in corso di validità.
Per l’esame pratico inoltre è necessario portare con sé:
L’esame si compone di 30 domande.
Gli errori ammessi per essere idonei sono al massimo 3.
I veicoli che si possono condurre sono autovetture con un rapporto peso/potenza pari a 55 kW/t e una potenza massima di 70 kW.
La patente appena conseguita prevede 20 punti, e ogni due anni in caso si guadagnano 2 punti fino ad un massimo di 30 (se non si fanno infrazioni)
Il foglio rosa viene rilasciato il giorno dopo il superamento dell’esame di teoria. In caso si voglia conseguire la patente A e si è già in possesso della patente B il foglio rosa viene rilasciato quando viene presentata richiesta alla motorizzazione.
Si possono guidare tutti i veicoli che si possono guidare con la patente che si intende prendere.
Tra l’esame teorico e quello di guida pratico deve passare un mese e un giorno.
L’istruttore dell’autoscuola è colui che prepara gli allievi a conseguire la patente di guida o un’abilitazione professionale. Durante le lezioni pratiche accompagna chi detiene il foglio rosa e la sua presenza è obbligatoria sulle autovetture, sugli autobus, sui mezzi pesanti e sui ciclomotori a tre o quattro ruote omologati per due persone; viceversa, non è necessario sui motocicli e ciclomotori a due ruote.
Chi desidera accompagnare l’allievo con il foglio rosa durante la guida deve avere alcune caratteristiche:
Sì, quando il conducente ha più di 16 anni è possibile portare passeggeri a bordo. Nel caso specifico dell’auto è previsto che l’istruttore sieda di fianco al conducente e i passeggeri dietro, mentre i ciclomotori e motocicli devono essere omologati per più persone, ma in questo caso il passeggero non si identifica come istruttore e quindi può non avere la patente.
Tuttavia, per questioni di sicurezza è sempre meglio informarsi tramite l’assicurazione se esistono particolari limitazioni, per esempio non possono salire passeggeri al di fuori dell’istruttore nei seguenti casi:
Sui ciclomotori e motocicli non sono necessarie segnalazioni, mentre sugli autoveicoli deve esserci la lettera “P” (oppure la scritta “scuola guida” se il veicolo è dell’autoscuola).
Il contrassegno con la “P” deve essere messo sia davanti che dietro al veicolo, deve essere ben visibile, deve avere fondo bianco con lettera nera e deve essere retroriflettente.
Sì. Le guide obbligatorie per il conseguimento della patente B sono state introdotte da Decreto ministeriale nel 2012, per cui l’allievo deve effettuare obbligatoriamente almeno sei ore di esercitazioni di guida presso un’autoscuola, con istruttore abilitato ed autorizzato.
Sì, l’iscrizione viene completata solo dopo la visita medica. Per poterla fare, sono indispensabili il certificato del medico curante e almeno una foto.
Sì, le sei ore di guida sono divise in tre moduli ciascuno da due ore: il primo modulo prevede due ore di esercitazione alla guida notturna, il secondo modulo due ore di esercitazione pratica su strade extraurbane e infine l’ultimo modulo prepara il conducente alla guida su autostrada effettuando immissioni, sorpassi e uscita dalla corsia di decelerazione.
No, le sei ore obbligatorie dovranno essere certificate, l’allievo e l’istruttore dovranno firmare un libretto ogni volta che effettueranno una di queste guide. Alla fine del percorso verrà rilasciato un attestato che l’istruttore consegnerà all’esame di guida. Senza attestato, non sarà possibile sostenere l’esame.
La guida accompagnata è un’autorizzazione che serve ad esercitarsi già a partire dai 17 anni fino al compimento dei 18 e si svolge sempre con un accompagnatore.
I requisiti sono due: aver compiuto 17 anni e aver conseguito la patente A1.
Per ottenere l’autorizzazione alla guida accompagnata, è necessario seguire un corso obbligatorio di almeno 10 ore di guida presso un’autoscuola con istruttore abilitato e autorizzato.
Sul totale, 4 ore devono essere svolte in autostrada o su strada extraurbana e 2 in condizioni di visione notturna. Al termine delle 10 ore obbligatorie, il genitore/tutore/accompagnatore può decidere se far effettuare all’allievo altre lezioni oppure può comunicare i 3 accompagnatori che lo affiancheranno nelle esercitazioni “casalinghe”.
L’accompagnatore per la guida accompagnata deve avere almeno 10 anni di patente, avere meno di 60 anni e non aver avuto sospensioni della patente negli ultimi 5 anni.
L’allievo al compimento dei 18 anni deve fare richiesta del foglio rosa per la patente B e dovrà quindi aspettare 1 mese e 1 giorno per poter effettuare l’esame di guida.
Ricordiamo che, coloro che hanno ottenuto l’autorizzazione per la guida accompagnata, non hanno l’obbligo delle 6 ore di esercitazioni per il conseguimento della patente B.
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Si possono avere al massimo 30 punti sulla patente.
I punti si “guadagnano” se non si commettono infrazioni e ogni 2 anni vengono aggiunti 2 punti fino al massimo di 30.
La CQC è la “Carta di Qualificazione del Conducente”, un’abilitazione obbligatoria per la guida professionale di veicoli per il trasporto di merci o persone, con massa superiore a pieno carico a 3,5 tonnellate.
La CQC è necessaria per chi svolge l’attività di autotrasportatore, qualifica che a sua volta richiede il conseguimento delle patenti di guida delle categorie C/C+E o D/D+E
Niente, continuerai ad avere un doppio percorso per i punti della patente e per quelli della CQC. Solo se sei alla guida di un veicolo che prevede l’obbligo della CQC verranno tolti i punti da quest’ultima, altrimenti vengono tolti dalla patente.
Sì, ci sono 2 modi:
Non si possono fare corsi di recupero punti, ma bisogna sostenere l’esame di revisione patente: che comprende la prova di teoria e di guida. Se si viene bocciati a una delle due prove la patente viene revocata, quindi bisogna seguire la stessa procedura di chi prende la patente per la prima volta.
Se non viene comunicato chi era alla guida al momento dell’ infrazione è prevista una sanzione di € 286, i punti però non vengono tolti.
Ogni anno, per i primi 3 anni, ai neopatentati viene accreditato 1 punto se non si subiscono decurtazioni.In questo modo dopo 1 anno dall’esame di guida +1 punto, dopo 2 anni verranno accreditati i 2 punti “tradizionali” + 1 ulteriore punto per i neopatentati, dopo 3 anni +1 punto.
Al contempo però durante i primi 3 anni dal conseguimento della patente B i punti di decurtazione vengono raddoppiati.
Con un solo verbale possono essere tolti al massimo 15 punti. Se però l’infrazione commessa prevede la sospensione della patente possono essere tolti anche più di 15 punti.
Oltre al problema dei punti in esaurimento, se si commettono 3 violazioni in un anno (ognuna da almeno 5 punti) si viene convocati per l’esame di revisione patente, quindi test di teoria e guida.
Si, per i primi 3 anni dalla patente B si mantiene il raddoppio dei punti.